Auditorium Azzaretti

Marmo, una scala intarsiata di luci gialle come gioielli, lampadari a cascata, una torre in pietra riciclata del Castello Malaspina, poltrone di velluto, un palcoscenico grande come la Scala. All'esterno di una fontana a getto che ricorda Las Vegas e di un anfiteatro, le vedute del punto più alto delle colline, delle chiese e dei municipi del paese si innalzano verso una vista mozzafiato. Chi per primo vide l'auditorium del Teatro dell'Accademia intitolato a Giovanni Azzaretti, pensò che fosse uno dei bagliori di emiro e stravaganza. Ma siamo a Fortunago, uno dei borghi più belli d'Italia. 400 abitanti (di cui 12 frazioni), con strade tortuose che portano più persone a casa che nei paesi fuori, con un solo ristorante. Un edificio in stile francese con più di 1.500 posti a sedere, un villaggio costruito con una spesa di 3,5 milioni di euro in dieci anni, ha aperto gli occhi a molti, mentre altri suscitano invidia e malcontento.